Cervia e dintorni
Con una posizione privilegiata, Cervia da' possibilità di visitare varie realtà vicine:
San Marino, Santarcangelo di Romagna, Bertinoro, Cesenatico e molti altri meravigliosi posti!
Anse Vallive di Porto
Immersa nelle antiche Valli del Mezzano, l'Oasi delle Anse Vallive di Porto - Bacino di Bando è una zona umida di straordinario valore naturalistico per la salvaguardia di numerose specie animali e vegetali. Occupando una superficie di circa 52 ettari, l'Oasi è formata da una vasca centrale con un perimetro di circa 3,5 km e da tre vasche più piccole.
Immersa nelle antiche Valli del Mezzano, l'Oasi delle Anse Vallive di Porto - Bacino di Bando è una zona umida di straordinario valore naturalistico per la salvaguardia di numerose specie animali e vegetali. Occupando una superficie di circa 52 ettari, l'Oasi è formata da una vasca centrale con un perimetro di circa 3,5 km e da tre vasche più piccole. Grazie ad un corridoio di terra che separa le acque delle vasche, è possibile percorrere il perimetro dello specchio d'acqua centrale, sia a piedi che in bicicletta, ammirando la varietà di specie animali e vegetali presenti e facendosi sorprendere dagli spettacolari scorci offerti dall'oasi.
Per le sue straordinarie caratteristiche di zona umida di acqua dolce è stato possibile dar vita a due importanti progetti di reintroduzione, che hanno determinato il ritorno di specie animali ormai scomparse nel territorio: l’Oca selvatica e la Cicogna bianca. A oggi in Oasi nidificano più di 300 coppie di Oca selvatica e 4 coppie di Cicogna bianca.
Oltre alle cicogne che nidificano e in parte svernano nell'Oasi, e possibile osservare tra il canneto aironi, garzette, nitticore; nelle acque delle vasche nuotano diverse specie di anatre come alzavole, marzaiole, codoni assieme a svassi e a oche selvatiche. Nelle acque del prato umido si affollano i limicoli, Cavalieri d'Italia, Pittime Spatole e nel cielo volteggiano splendidi rapaci. Non è raro imbattersi in bellissimi Martin pescatore e non sfuggiranno, agli occhi più attenti, i tanti passeriformi che vivono della ricchissima vegetazione dell'Oasi.
Riconoscimenti:
Centro di servizio e consulenza per le Istituzioni scolastiche autonome dell'Emilia Romagna
Riconosciuto per l’anno scolastico 2010-2011 con Determinazione n. 10874 del 7.10.2010 della Responsabile del Servizio Istruzione e Integrazione fra i Sistemi Formativi della Regione Emilia-Romagna, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 262/2010
Il centro visite dell’oasi denominato “A Casa della Cicogna” presenta al suo interno un divertente percorso museale dedicato all’oasi e alla sua principale protagonista, la Cicogna bianca appunto. Accompagnati da Porty, la mascotte del centro, i visitatori potranno imparare a riconoscere gli abitanti dell’oasi e le loro abitudini. Dal Centro Visite partono numerose escursioni libere o guidate all’interno dell’Oasi e non solo; è possibile inoltre noleggiare binocoli e biciclette che consentono anche di poter uscire dal perimetro dell’oasi e andare ad esplorare il territorio circostante, mosaico di emozionanti paesaggi: dalle antiche valli del Mezzano e i suoi specchi d’acqua nascosti alla Delizia estense del Verginese e il suo Brolo, giardino rinascimentale recentemente ricostruito.
Orari:
Orario Invernale: Sabato, Domenica e Festivi dalle 10:00 alle 16:00
Orario Estivo: Sabato, Domenica e Festivi dalle 8:45 alle18:45 Biglietti:
Ingresso: intero €2,00, ridotto €1,00 (bambini di età compresa tra i 6-12 anni, over 65, gruppi organizzati)
Ingresso gratuito: bambini di età prescolare, disabili e accompagnatori
Bando di Ferrara
70 km da Cervia
Per le sue straordinarie caratteristiche di zona umida di acqua dolce è stato possibile dar vita a due importanti progetti di reintroduzione, che hanno determinato il ritorno di specie animali ormai scomparse nel territorio: l’Oca selvatica e la Cicogna bianca. A oggi in Oasi nidificano più di 300 coppie di Oca selvatica e 4 coppie di Cicogna bianca.
Oltre alle cicogne che nidificano e in parte svernano nell'Oasi, e possibile osservare tra il canneto aironi, garzette, nitticore; nelle acque delle vasche nuotano diverse specie di anatre come alzavole, marzaiole, codoni assieme a svassi e a oche selvatiche. Nelle acque del prato umido si affollano i limicoli, Cavalieri d'Italia, Pittime Spatole e nel cielo volteggiano splendidi rapaci. Non è raro imbattersi in bellissimi Martin pescatore e non sfuggiranno, agli occhi più attenti, i tanti passeriformi che vivono della ricchissima vegetazione dell'Oasi.
Riconoscimenti:
Centro di servizio e consulenza per le Istituzioni scolastiche autonome dell'Emilia Romagna
Riconosciuto per l’anno scolastico 2010-2011 con Determinazione n. 10874 del 7.10.2010 della Responsabile del Servizio Istruzione e Integrazione fra i Sistemi Formativi della Regione Emilia-Romagna, di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 262/2010
Il centro visite dell’oasi denominato “A Casa della Cicogna” presenta al suo interno un divertente percorso museale dedicato all’oasi e alla sua principale protagonista, la Cicogna bianca appunto. Accompagnati da Porty, la mascotte del centro, i visitatori potranno imparare a riconoscere gli abitanti dell’oasi e le loro abitudini. Dal Centro Visite partono numerose escursioni libere o guidate all’interno dell’Oasi e non solo; è possibile inoltre noleggiare binocoli e biciclette che consentono anche di poter uscire dal perimetro dell’oasi e andare ad esplorare il territorio circostante, mosaico di emozionanti paesaggi: dalle antiche valli del Mezzano e i suoi specchi d’acqua nascosti alla Delizia estense del Verginese e il suo Brolo, giardino rinascimentale recentemente ricostruito.
Orari:
Orario Invernale: Sabato, Domenica e Festivi dalle 10:00 alle 16:00
Orario Estivo: Sabato, Domenica e Festivi dalle 8:45 alle18:45 Biglietti:
Ingresso: intero €2,00, ridotto €1,00 (bambini di età compresa tra i 6-12 anni, over 65, gruppi organizzati)
Ingresso gratuito: bambini di età prescolare, disabili e accompagnatori
Bando di Ferrara
70 km da Cervia
San Marino
Con il suo territorio collinare e montano del Montefeltro, la Repubblica di San Marino, la più antica Repubblica del mondo, ci riserva suggestivi scorci e vedute mozzafiato. Il territorio sammarinese infatti si compone di nove antichi Castelli.
San Marino
San Marino è una repubblica indipendente vicina alla costa adriatica al confine dell'Emilia Romagna con le Marche. Nonostante il suo carattere italiano, San Marino è molto orgogliosa del suo status indipendente, che attira centinaia di turisti e compratori.
Nonostante i ripidi pendii e i castelli di San Marino siano già di per sè molto suggestivi, ciò che toglie davvero il fiato è la vista dalla città. In una giornata limpida è possibile osservare l'Adriatico pochi km verso est e il territorio collinare nelle altre direzioni.
Le principali attrazioni di San Marino sono le sue torri difensive. Due di queste (la Rocca e la Torre Cesta) possono essere visitate con un unico biglietto e offrono una buona occasione di esplorare i bastioni.
Le fortificazioni di San Marino furono restaurate nel 1940 dalla Twentieth Century Fox, che utilizzò la Repubblica come set per il film "Il principe delle volpi" con Tyrone Power.
Ci sono vari percorsi boschivi segnalati da cartelli e se ne si ha il tempo vale davvero la pena passeggiare nel verde in netto contrasto con le strade trafficate poco distanti.
Per una breve passeggiata basta seguire il percorso principale che segue le cinta rocciose.
Questo porta alla terza fortezza di San Marino, una torre solitaria chiamata Torre del Montale.
L'edificio non è aperto al pubblico ma è un altro punto perfetto per una fantastica vista e molto meno affollatto.
Lungo il tragitto ci sono vari punti picnic e panchine in pietra per un attimo di tranquilla contemplazione. Grande appeal per i turisti conserva la cerimonia del cambio della guardia (alla mezz'ora di ogni ora durante i mesi estivi) in Piazza della Libertà.
Il museo principale di San Marino è il Museo di Stato, che ospita mostre e opere d'arte storiche, ma ci sono anche il museo della tortura, il museo delle cere e delle armi.
Maggiori informazioni:
Repubblica di San Marino
50 km da Cervia
Repubblica di San Marino
50 km da Cervia
San Marino è una repubblica indipendente vicina alla costa adriatica al confine dell'Emilia Romagna con le Marche. Nonostante il suo carattere italiano, San Marino è molto orgogliosa del suo status indipendente, che attira centinaia di turisti e compratori.
Nonostante i ripidi pendii e i castelli di San Marino siano già di per sè molto suggestivi, ciò che toglie davvero il fiato è la vista dalla città. In una giornata limpida è possibile osservare l'Adriatico pochi km verso est e il territorio collinare nelle altre direzioni.
Le principali attrazioni di San Marino sono le sue torri difensive. Due di queste (la Rocca e la Torre Cesta) possono essere visitate con un unico biglietto e offrono una buona occasione di esplorare i bastioni.
Le fortificazioni di San Marino furono restaurate nel 1940 dalla Twentieth Century Fox, che utilizzò la Repubblica come set per il film "Il principe delle volpi" con Tyrone Power.
Ci sono vari percorsi boschivi segnalati da cartelli e se ne si ha il tempo vale davvero la pena passeggiare nel verde in netto contrasto con le strade trafficate poco distanti.
Per una breve passeggiata basta seguire il percorso principale che segue le cinta rocciose.
Questo porta alla terza fortezza di San Marino, una torre solitaria chiamata Torre del Montale.
L'edificio non è aperto al pubblico ma è un altro punto perfetto per una fantastica vista e molto meno affollatto.
Lungo il tragitto ci sono vari punti picnic e panchine in pietra per un attimo di tranquilla contemplazione. Grande appeal per i turisti conserva la cerimonia del cambio della guardia (alla mezz'ora di ogni ora durante i mesi estivi) in Piazza della Libertà.
Il museo principale di San Marino è il Museo di Stato, che ospita mostre e opere d'arte storiche, ma ci sono anche il museo della tortura, il museo delle cere e delle armi.
Maggiori informazioni:
Repubblica di San Marino
50 km da Cervia
Repubblica di San Marino
50 km da Cervia
Santarcangelo di Romagna
Una delle più accattivanti città della Romagna nota per la sua bellezza e per aver dato i natali a un concentrato di intellettuali e artisti. Qui l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni sono di casa, lo si respira nelle sue piazze, nei suoi suggestivi angoli e nelle molteplici manifestazioni che scandiscono le stagioni, divenute anche attrazioni turistiche.
Santarcangelo
Una delle più accattivanti città della Romagna nota per la sua bellezza e per aver dato i natali a un concentrato di intellettuali e artisti, ieri come oggi, come nessun altro luogo di provincia. Anche un papa vi ebbe a nascere: Papa Clemente XIV, Ganganelli, come ricordano alcuni monumenti a lui dedicati.
Qui l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni sono di casa, lo si respira nelle sue piazze, nei suoi suggestivi angoli e nelle molteplici manifestazioni che scandiscono le stagioni, divenute anche attrazioni turistiche.
l suo centro storico rigorosamente ristrutturato dove si legge un’attenzione speciale alla difesa dei segni del passato, grazie anche ai numerosi ristoranti e osterie è più che mai vivo.
Pur essendo una città di oltre 20 mila abitanti, restituisce un’atmosfera di paese, dove tutto è a misura di incontro, di ospitalità e ovunque si avverte la sua forte identità culturale.
Dal 1971 nel mese di luglio si tiene uno dei festival di teatro contemporaneo più importanti d' Italia: il Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza.
L'11 novembre, San Martino, si svolge la famosa ed antica fiera, detta anche "dei becchi".
Ultimamente si è inserita, come evento collaterale alla fiera, la tradizionale "corsa dei becchi" alla quale dovrebbero partecipare solo coloro che possiedono "le corna" o che vogliono esorcizzarle.
Un'ulteriore manifestazione che si svolge nel centro cittadino è "Balconi Fioriti": a metà maggio la Piazza Ganganelli e le scalinate si rivestono di piante fiorite. Un'altra festa particolarmente sentita ma che ha perso una parte del suo fascino è la Festa di San Michele il 29 settembre, detta anche la Festa o Casa degli Uccelli (Chèsa di Gazòtt) in quanto era d'uso l'esposizione e la gara canora degli uccelli da richiamo, oggi sostituita in parte dalle esibizioni delle Unità Cinofile delle Aquile di Rimini della Protezione Civile.
A Santarcangelo, dagli anni '90, si è stabilita la più consistente ed artisticamente attiva comunità mutoide d'Europa.
Maggiori informazioni:
Santarcangelo di Romagna provincia Rimini
30 km da Cervia
Santarcangelo di Romagna provincia Rimini
30 km da Cervia
Una delle più accattivanti città della Romagna nota per la sua bellezza e per aver dato i natali a un concentrato di intellettuali e artisti, ieri come oggi, come nessun altro luogo di provincia. Anche un papa vi ebbe a nascere: Papa Clemente XIV, Ganganelli, come ricordano alcuni monumenti a lui dedicati.
Qui l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni sono di casa, lo si respira nelle sue piazze, nei suoi suggestivi angoli e nelle molteplici manifestazioni che scandiscono le stagioni, divenute anche attrazioni turistiche.
l suo centro storico rigorosamente ristrutturato dove si legge un’attenzione speciale alla difesa dei segni del passato, grazie anche ai numerosi ristoranti e osterie è più che mai vivo.
Pur essendo una città di oltre 20 mila abitanti, restituisce un’atmosfera di paese, dove tutto è a misura di incontro, di ospitalità e ovunque si avverte la sua forte identità culturale.
Dal 1971 nel mese di luglio si tiene uno dei festival di teatro contemporaneo più importanti d' Italia: il Santarcangelo dei Teatri - Festival Internazionale del Teatro in Piazza.
L'11 novembre, San Martino, si svolge la famosa ed antica fiera, detta anche "dei becchi".
Ultimamente si è inserita, come evento collaterale alla fiera, la tradizionale "corsa dei becchi" alla quale dovrebbero partecipare solo coloro che possiedono "le corna" o che vogliono esorcizzarle.
Un'ulteriore manifestazione che si svolge nel centro cittadino è "Balconi Fioriti": a metà maggio la Piazza Ganganelli e le scalinate si rivestono di piante fiorite. Un'altra festa particolarmente sentita ma che ha perso una parte del suo fascino è la Festa di San Michele il 29 settembre, detta anche la Festa o Casa degli Uccelli (Chèsa di Gazòtt) in quanto era d'uso l'esposizione e la gara canora degli uccelli da richiamo, oggi sostituita in parte dalle esibizioni delle Unità Cinofile delle Aquile di Rimini della Protezione Civile.
A Santarcangelo, dagli anni '90, si è stabilita la più consistente ed artisticamente attiva comunità mutoide d'Europa.
Maggiori informazioni:
Santarcangelo di Romagna provincia Rimini
30 km da Cervia
Santarcangelo di Romagna provincia Rimini
30 km da Cervia
Bertinoro
Oltre che per l'ospitalità e per la splendida vista panoramica che si gode dalla centrale Piazza della Libertà, da cui l'appellativo di "Balcone di Romagna", Bertinoro è un tipico esempio di cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche, nota anche come "Città del vino".
Bertinoro
Situata nel cuore della Romagna, sulle appendici delle prime colline dell'Appennino forlivese, a pochi km dalla Via Emilia, a 15 km da Forlì e a 13 km da Cesena, Bertinoro domina un suggestivo paesaggio la cui vista si estende fino al mare.
Oltre che per l'ospitalità e per la splendida vista panoramica che si gode dalla centrale Piazza della Libertà, da cui l'appellativo di "Balcone di Romagna", la località è un tipico esempio di cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche, nota anche come "Città del vino". La leggenda vuole infatti che Galla Placidia, figlia dell'Imperatore Teodosio, di passaggio in questi luoghi, assaggiato un vino servito in un'umile coppa, dicesse: "non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro", da cui il nome della città.
Dalla cima del Monte Cesubeo, domina sulla cittadella la millenaria rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, poi sede vescovile dal 1584. Ancora oggi la struttura difensiva mantiene ben conservato il suo aspetto medievale.
All’interno si trovano gli uffici e gli appartamenti dell'antica residenza vescovile, un ampio terrazzo rivolto verso il borgo e la grande sala seicentesca decorata con affreschi barocchi.
Oggi la Rocca ospita inoltre il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso. Istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre religioni monoteiste Ebraismo, Cristianesimo, Islam. Ma il bel borgo medievale vanta un'altra caratteristica, quello di essere considerato ‘Città dell’ospitalità’ per eccellenza grazie alla tradizione della Colonna dai dodici anelli, ognuno corrispondente a una delle dodici famiglie deputate un tempo ad ospitare il forestiero che, arrivando, vi legava il cavallo.
Tradizione evocata tutt'oggi la prima domenica di settembre.
Maggiori informazioni:
Bertinoro provincia Forli Cesena
28 km da Cervia
Bertinoro provincia Forli Cesena
28 km da Cervia
Situata nel cuore della Romagna, sulle appendici delle prime colline dell'Appennino forlivese, a pochi km dalla Via Emilia, a 15 km da Forlì e a 13 km da Cesena, Bertinoro domina un suggestivo paesaggio la cui vista si estende fino al mare.
Oltre che per l'ospitalità e per la splendida vista panoramica che si gode dalla centrale Piazza della Libertà, da cui l'appellativo di "Balcone di Romagna", la località è un tipico esempio di cittadella medievale ricca di mura, torri e case antiche, nota anche come "Città del vino". La leggenda vuole infatti che Galla Placidia, figlia dell'Imperatore Teodosio, di passaggio in questi luoghi, assaggiato un vino servito in un'umile coppa, dicesse: "non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro", da cui il nome della città.
Dalla cima del Monte Cesubeo, domina sulla cittadella la millenaria rocca, un edificio anteriore al secolo X, dove soggiornò l’imperatore Federico Barbarossa nel 1177 con la sua corte e le sue milizie, poi sede vescovile dal 1584. Ancora oggi la struttura difensiva mantiene ben conservato il suo aspetto medievale.
All’interno si trovano gli uffici e gli appartamenti dell'antica residenza vescovile, un ampio terrazzo rivolto verso il borgo e la grande sala seicentesca decorata con affreschi barocchi.
Oggi la Rocca ospita inoltre il Centro Residenziale Universitario dell’Alma Mater Studiorum di Bologna e il Museo Interreligioso. Istituito recentemente dalla Diocesi di Forlì-Bertinoro, il Museo offre la possibilità di indagare gli aspetti comuni delle tre religioni monoteiste Ebraismo, Cristianesimo, Islam. Ma il bel borgo medievale vanta un'altra caratteristica, quello di essere considerato ‘Città dell’ospitalità’ per eccellenza grazie alla tradizione della Colonna dai dodici anelli, ognuno corrispondente a una delle dodici famiglie deputate un tempo ad ospitare il forestiero che, arrivando, vi legava il cavallo.
Tradizione evocata tutt'oggi la prima domenica di settembre.
Maggiori informazioni:
Bertinoro provincia Forli Cesena
28 km da Cervia
Bertinoro provincia Forli Cesena
28 km da Cervia
Predappio
Di origini probabilmente romane, anticamente era un piccolo paese posto sulle colline, cresciuto attorno al castello medioevale. La sua storia recente è fortemente segnata dalla figura di Benito Mussolini che si adoperò tra gli anni ‘20 e ’40 del Novecento per dare lustro al borgo natale, chiamando all'opera i maggiori architetti dell’epoca. Oggi Predappio si presenta come un vero e proprio Museo Urbano che conserva un’originale testimonianza degli stili urbanistici e architettonici del Ventennio.
Predappio
COSA VEDERE Il centro urbano di Predappio Nuova è costituito da un lungo viale (che oggi si chiama, ironia della sorte, Corso Matteotti), su cui sorgono varie costruzioni. In fondo al viale c’è la vasta Piazza S. Antonio, dominata dalla Chiesa omonima, realizzata tra il 1925 e il 1934. Sulla stessa Piazza si affaccia, dall’alto di una collinetta, il Palazzo Varano: di origine forse romana, fu in tempi più recenti sede delle scuole elementari per divenire poi sede del Municipio, funzione cui assolve tuttora. Interessante la scalinata di accesso al palazzo: vista dall’alto la gradinata ha la forma di una freccia che indica Rocca delle Caminate, antico castello medievale restaurato e donato a Benito Mussolini dall’Ente Provinciale Fascista di Forlì con il concorso di fondi elargiti da privati cittadini; la rocca è ben visibile, in lontananza, dalla sommità dei gradini. In Piazza S. Antonio è da segnalare la Casa del Fascio, edificio realizzato da Arnaldo Fuzzi tra il 1934 e il 1937. La Casa del Fascio si distingue per un’architettura monumentale, che rielabora in maniera originale il repertorio dell’architettura classica: di forte impatto la torre littoria, definita “virile e modernissima”.. Percorrendo Corso Matteotti si vedono altre costruzioni che rappresentano la città fascista ideale: l’ex Albergo Appennino fu costruito per dare accoglienza ai cospicui flussi di pellegrini in visita a Predappio; l’Ufficio Postelegrafonico fu dotato di particolari accorgimenti tecnici che rendessero agevole il servizio; il Mercato dei Viveri fu progettato a forma di esedra, in modo da incorniciare visivamente la casa natale del Duce, che si scorge fra la vegetazione. A circa 1 km da Predappio il Cimitero di San Cassiano in Pennino, ricostruito completamente dal potere fascista in stile pseudo-bizantino, racchiude l’antica Pieve di San Cassiano (X-XI sec.).
Nel cimitero è visitabile la tomba di Mussolini e della sua famiglia. Nelle vicinanze di Predappio si trova la Chiesa di Sant'Agostino: in stile romanico, conserva all’interno pregevoli affreschi. Nel nucleo medievale di Predappio Alta, a 3 km dall’abitato moderno, sorge la Rocca dei Calboli, antico presidio strategico, visibile esternamente. Alla rocca si accede superando la “Portaccia”, accesso medievale al borgo fortificato.
SUGGERIMENTI - Predappio è la città del Sangiovese, che in questa zona, grazie alla particolare composizione del terreno, dà origine ad un vino robusto e strutturato. Consigliamo di assaggiarlo nelle più famose ed antiche Cantine di Predappio Alta: le Cantine Zoli, che accolgono oggi il ristorante-enoteca “Vècia Cantena d’la Pré”, ove si scende nel sottosuolo fino a diversi metri di profondità. Nei locali medievali dell’edificio è pure allestito un Museo del Vino. - Agli appassionati di motociclismo consigliamo di partecipare in maggio all’ormai celeberrima “Mototagliatella”, meeting declinato in forma goliardica ove si danno appuntamento centauri di tutta Italia… È un avvenimento “moto-gastronomico” vietato agli astemi! - Durante il periodo natalizio un originale presepe è allestito nelle grotte della Solfatara, l’ex miniera di zolfo di Predappio Alta.
Maggiori informazioni:
Predappio provincia Forli Cesena
55 km da Cervia
Predappio provincia Forli Cesena
55 km da Cervia
COSA VEDERE Il centro urbano di Predappio Nuova è costituito da un lungo viale (che oggi si chiama, ironia della sorte, Corso Matteotti), su cui sorgono varie costruzioni. In fondo al viale c’è la vasta Piazza S. Antonio, dominata dalla Chiesa omonima, realizzata tra il 1925 e il 1934. Sulla stessa Piazza si affaccia, dall’alto di una collinetta, il Palazzo Varano: di origine forse romana, fu in tempi più recenti sede delle scuole elementari per divenire poi sede del Municipio, funzione cui assolve tuttora. Interessante la scalinata di accesso al palazzo: vista dall’alto la gradinata ha la forma di una freccia che indica Rocca delle Caminate, antico castello medievale restaurato e donato a Benito Mussolini dall’Ente Provinciale Fascista di Forlì con il concorso di fondi elargiti da privati cittadini; la rocca è ben visibile, in lontananza, dalla sommità dei gradini. In Piazza S. Antonio è da segnalare la Casa del Fascio, edificio realizzato da Arnaldo Fuzzi tra il 1934 e il 1937. La Casa del Fascio si distingue per un’architettura monumentale, che rielabora in maniera originale il repertorio dell’architettura classica: di forte impatto la torre littoria, definita “virile e modernissima”.. Percorrendo Corso Matteotti si vedono altre costruzioni che rappresentano la città fascista ideale: l’ex Albergo Appennino fu costruito per dare accoglienza ai cospicui flussi di pellegrini in visita a Predappio; l’Ufficio Postelegrafonico fu dotato di particolari accorgimenti tecnici che rendessero agevole il servizio; il Mercato dei Viveri fu progettato a forma di esedra, in modo da incorniciare visivamente la casa natale del Duce, che si scorge fra la vegetazione. A circa 1 km da Predappio il Cimitero di San Cassiano in Pennino, ricostruito completamente dal potere fascista in stile pseudo-bizantino, racchiude l’antica Pieve di San Cassiano (X-XI sec.).
Nel cimitero è visitabile la tomba di Mussolini e della sua famiglia. Nelle vicinanze di Predappio si trova la Chiesa di Sant'Agostino: in stile romanico, conserva all’interno pregevoli affreschi. Nel nucleo medievale di Predappio Alta, a 3 km dall’abitato moderno, sorge la Rocca dei Calboli, antico presidio strategico, visibile esternamente. Alla rocca si accede superando la “Portaccia”, accesso medievale al borgo fortificato.
SUGGERIMENTI - Predappio è la città del Sangiovese, che in questa zona, grazie alla particolare composizione del terreno, dà origine ad un vino robusto e strutturato. Consigliamo di assaggiarlo nelle più famose ed antiche Cantine di Predappio Alta: le Cantine Zoli, che accolgono oggi il ristorante-enoteca “Vècia Cantena d’la Pré”, ove si scende nel sottosuolo fino a diversi metri di profondità. Nei locali medievali dell’edificio è pure allestito un Museo del Vino. - Agli appassionati di motociclismo consigliamo di partecipare in maggio all’ormai celeberrima “Mototagliatella”, meeting declinato in forma goliardica ove si danno appuntamento centauri di tutta Italia… È un avvenimento “moto-gastronomico” vietato agli astemi! - Durante il periodo natalizio un originale presepe è allestito nelle grotte della Solfatara, l’ex miniera di zolfo di Predappio Alta.
Maggiori informazioni:
Predappio provincia Forli Cesena
55 km da Cervia
Predappio provincia Forli Cesena
55 km da Cervia
Cesenatico
Rinomata località di mare della Costa romagnola, situata fra Ravenna e Rimini. Nel pittoresco centro storico, che si accosta armonicamente alle moderne strutture urbane, si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio.
Cesenatico
Rinomata località di mare della Costa romagnola, situata fra Ravenna e Rimini. Nel pittoresco centro storico, che si accosta armonicamente alle moderne strutture urbane, si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio. La spiaggia di sabbia soffice digradante verso il mare, con i suoi attrezzati stabilimenti, e l’entroterra, con i due grandi parchi, sono solo alcune delle caratteristiche distintive di Cesenatico. Frequentatissimi i suoi Giardini al Mare, una lunga fascia verde dove prendere il sole passeggiando in tranquillità.
Le sue origini risalgono al 1302, quando fu scavato il porto canale e costruita una rocca a sua difesa. Nel 1502, Leonardo da Vinci ne disegna il Porto Canale, tuttora vanto della cittadina. Il 2 agosto 1849, da questo porto salpò Garibaldi con Anita e duecento seguaci su bragozzi da pesca per Venezia assediata. Nella parte più antica del Porto Canale, il Museo della Marineria con imbarcazioni storiche testimonia l’identità marinara di Cesenatico.
Poco lontano, si possono ammirare gli ambienti di Casa Moretti, con gli oggetti di uso quotidiano e gli scritti originali del grande protagonista della letteratura del Novecento.
La località è assai amata dai ciclisti per i servizi specializzati che propone e per le manifestazioni cicloturistiche a livello internazionale che si tengono in particolare durante il periodo primaverile. Mentre per tutto il periodo estivo è frequentata in particolare da famiglie per l’atmosfera calma e rilassata che la caratterizza. Il ricco calendario di eventi estivi propone concerti, serate a tema con degustazione, i famosissimi Concerti all’alba o i Notturni alle Conserve senza dimenticare il teatro all’aperto e i mercatini praticamente ogni sera.
Maggiori informazioni:
Cesenatico
11 km da Cervia
Cesenatico
11 km da Cervia
Rinomata località di mare della Costa romagnola, situata fra Ravenna e Rimini. Nel pittoresco centro storico, che si accosta armonicamente alle moderne strutture urbane, si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo peschereccio. La spiaggia di sabbia soffice digradante verso il mare, con i suoi attrezzati stabilimenti, e l’entroterra, con i due grandi parchi, sono solo alcune delle caratteristiche distintive di Cesenatico. Frequentatissimi i suoi Giardini al Mare, una lunga fascia verde dove prendere il sole passeggiando in tranquillità.
Le sue origini risalgono al 1302, quando fu scavato il porto canale e costruita una rocca a sua difesa. Nel 1502, Leonardo da Vinci ne disegna il Porto Canale, tuttora vanto della cittadina. Il 2 agosto 1849, da questo porto salpò Garibaldi con Anita e duecento seguaci su bragozzi da pesca per Venezia assediata. Nella parte più antica del Porto Canale, il Museo della Marineria con imbarcazioni storiche testimonia l’identità marinara di Cesenatico.
Poco lontano, si possono ammirare gli ambienti di Casa Moretti, con gli oggetti di uso quotidiano e gli scritti originali del grande protagonista della letteratura del Novecento.
La località è assai amata dai ciclisti per i servizi specializzati che propone e per le manifestazioni cicloturistiche a livello internazionale che si tengono in particolare durante il periodo primaverile. Mentre per tutto il periodo estivo è frequentata in particolare da famiglie per l’atmosfera calma e rilassata che la caratterizza. Il ricco calendario di eventi estivi propone concerti, serate a tema con degustazione, i famosissimi Concerti all’alba o i Notturni alle Conserve senza dimenticare il teatro all’aperto e i mercatini praticamente ogni sera.
Maggiori informazioni:
Cesenatico
11 km da Cervia
Cesenatico
11 km da Cervia
Riolo Terme
Riolo Terme è una delle più rinomate stazioni di cura e soggiorno italiane, situata su un piccolo e lussureggiante altopiano che il fiume Senio aggira nella sua corsa verso la Pianura Padana. La parte vecchia del paese nasce nel Trecento come borgo, raccolto entro una cerchia di robuste mura, intorno alla possente Rocca, mentre la parte più recente si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, in perfetto stile "fin de siècle"
Riolo Terme
Riolo Terme è una delle più rinomate stazioni di cura e soggiorno italiane, situata su un piccolo e lussureggiante altopiano che il fiume Senio aggira nella sua corsa verso la Pianura Padana.
La parte vecchia del paese nasce nel Trecento come borgo, raccolto entro una cerchia di robuste mura, intorno alla possente Rocca, mentre la parte più recente si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, in perfetto stile "fin de siècle". Il nome "Riolo" deriva da "Rio Doccia", un modestissimo corso d'acqua, a carattere pluviale, situato presso la Rocca. Per oltre due secoli, viste le caratteristiche del torrentello, il paese fu chiamato "Riolo Secco". Nel 1914, per il valore terapeutico delle acque che sgorgavano nei dintorni, fu adottato il nome di Riolo dei Bagni. Quando infine nel 1957 il locale stabilimento si impose all'attenzione nazionale, il nome del paese fu convertito nell'attuale.
A Riolo il complesso termale ospita attrezzature per cicli completi di cure inalatorie, otorinolaringoiatriche, kinesiterapiche e con fanghi naturali.
La sezione "Terme Bimbo" è dotata di giochi e video con cartoni animati. Da qualche anno funziona il primo centro italiano di "Metodologie Naturali" (per curarsi senza medicinali), in grado di abbinare la tradizione termale alle più avanzate biotecnologie mediche applicate, l'idroterapia kneipp e la fitoterapia, che utilizza i prodotti dell'erboristeria. In un altro reparto il Centro Benessere che comprende: Sauna finlandese, Bagnoturco, Docce emozionali, Temporale d’acqua, Area relax con tisaneria e Misuratore del benessere. La piscina consente salubri idromassaggi, ritempranti percorsi vascolari e tonificanti, getti a cascata.
Maggiori informazioni:
Riolo Terme provincia di Ravenna
60 km da Cervia
Riolo Terme provincia di Ravenna
60 km da Cervia
Riolo Terme è una delle più rinomate stazioni di cura e soggiorno italiane, situata su un piccolo e lussureggiante altopiano che il fiume Senio aggira nella sua corsa verso la Pianura Padana.
La parte vecchia del paese nasce nel Trecento come borgo, raccolto entro una cerchia di robuste mura, intorno alla possente Rocca, mentre la parte più recente si estende vicino al maestoso Parco delle Terme, in perfetto stile "fin de siècle". Il nome "Riolo" deriva da "Rio Doccia", un modestissimo corso d'acqua, a carattere pluviale, situato presso la Rocca. Per oltre due secoli, viste le caratteristiche del torrentello, il paese fu chiamato "Riolo Secco". Nel 1914, per il valore terapeutico delle acque che sgorgavano nei dintorni, fu adottato il nome di Riolo dei Bagni. Quando infine nel 1957 il locale stabilimento si impose all'attenzione nazionale, il nome del paese fu convertito nell'attuale.
A Riolo il complesso termale ospita attrezzature per cicli completi di cure inalatorie, otorinolaringoiatriche, kinesiterapiche e con fanghi naturali.
La sezione "Terme Bimbo" è dotata di giochi e video con cartoni animati. Da qualche anno funziona il primo centro italiano di "Metodologie Naturali" (per curarsi senza medicinali), in grado di abbinare la tradizione termale alle più avanzate biotecnologie mediche applicate, l'idroterapia kneipp e la fitoterapia, che utilizza i prodotti dell'erboristeria. In un altro reparto il Centro Benessere che comprende: Sauna finlandese, Bagnoturco, Docce emozionali, Temporale d’acqua, Area relax con tisaneria e Misuratore del benessere. La piscina consente salubri idromassaggi, ritempranti percorsi vascolari e tonificanti, getti a cascata.
Maggiori informazioni:
Riolo Terme provincia di Ravenna
60 km da Cervia
Riolo Terme provincia di Ravenna
60 km da Cervia
Brisighella
L’elevato livello dei servizi turistici e la tranquillità dei luoghi, che si mescolano alla storia, alle tipicità enogastronomiche e alle numerose iniziative artistiche e culturali, fanno di Brisighella il luogo ideale per un soggiorno dedicato alla cura di sè stessi e alla riscoperta di perdute emozioni.
Brisighella
Brisighella è situata nella bassa valle del Lamone, a pochi chilometri da Faenza (Km 13), nell’Appennino Tosco-Romagnolo, tra Ravenna (km 60) e Firenze (km 87).
L’antico borgo medioevale e termale si distingue per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile, tanto da essere inserito nel club dei “Borghi più belli d’Italia” e certificato dal Touring Club Italiano con la “Bandiera Arancione”. Vanta inoltre importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”. L’elevato livello dei servizi turistici e la tranquillità dei luoghi, che si mescolano alla storia, alle tipicità enogastronomiche e alle numerose iniziative artistiche e culturali, ne fanno un luogo ideale per un soggiorno dedicato alla cura di sè stessi e alla riscoperta di perdute emozioni.
Se ogni periodo dell’anno è favorevole per un soggiorno a Brisighella, se ne consiglia una visita in particolare dalla primavera all’autunno inoltrato. Il paese è posto ai piedi di tre pinnacoli di gesso su cui poggiano la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre detta dell’Orologio del XIX secolo costruita su un precedente fortilizio del 1290 e il Santuario del Monticino del XVIII secolo.
Il borgo, composto da un dedalo di viuzze acciottolate, tratti di cinta muraria, scale scolpite nel gesso, racchiude l’antica Via del Borgo meglio nota come “Via degli Asini” per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai, una strada sopraelevata e coperta illuminata da archi di differente ampiezza.
A Brisighella, che ha dato i natali ad otto cardinali, numerosi sono gli edifici sacri; su tutti spicca la Pieve di S. Giovanni in Ottavo o Pieve del Thò, suggestiva basilica in stile romanico a tre navate, eretta attorno all’ottavo secolo e ricostruita in forma più ampia tra l’XI e il XII secolo. A circa cinquecento metri dal centro storico, con una suggestiva passeggiata si raggiunge lo Stabilimento Termale, dotato di una piscina all’aperto. Incastonati nei gessi di Brisighella, a pochi chilometri dal paese, il Centro Visite di Cà Carnè e la Grotta Tanaccia rappresentano alcuni tra gli ambienti più belli del Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola. Le numerose feste e sagre che si svolgono nel corso dell’anno contribuiscono a far conoscere i prodotti tipici, l’arte, la storia e l’architettura di questo luogo che conserva immutate tradizioni di fascino e bellezza.
Maggiori informazioni:
Brisighella (RA)
56 km da Cervia
Brisighella (RA)
56 km da Cervia
Brisighella è situata nella bassa valle del Lamone, a pochi chilometri da Faenza (Km 13), nell’Appennino Tosco-Romagnolo, tra Ravenna (km 60) e Firenze (km 87).
L’antico borgo medioevale e termale si distingue per la spiccata vocazione all’ospitalità e al turismo sostenibile, tanto da essere inserito nel club dei “Borghi più belli d’Italia” e certificato dal Touring Club Italiano con la “Bandiera Arancione”. Vanta inoltre importanti certificazioni quali “Città Slow” e “Città dell’Olio e del Vino”. L’elevato livello dei servizi turistici e la tranquillità dei luoghi, che si mescolano alla storia, alle tipicità enogastronomiche e alle numerose iniziative artistiche e culturali, ne fanno un luogo ideale per un soggiorno dedicato alla cura di sè stessi e alla riscoperta di perdute emozioni.
Se ogni periodo dell’anno è favorevole per un soggiorno a Brisighella, se ne consiglia una visita in particolare dalla primavera all’autunno inoltrato. Il paese è posto ai piedi di tre pinnacoli di gesso su cui poggiano la Rocca Manfrediana del XV secolo, la Torre detta dell’Orologio del XIX secolo costruita su un precedente fortilizio del 1290 e il Santuario del Monticino del XVIII secolo.
Il borgo, composto da un dedalo di viuzze acciottolate, tratti di cinta muraria, scale scolpite nel gesso, racchiude l’antica Via del Borgo meglio nota come “Via degli Asini” per il ricovero che offriva agli animali dei birocciai, una strada sopraelevata e coperta illuminata da archi di differente ampiezza.
A Brisighella, che ha dato i natali ad otto cardinali, numerosi sono gli edifici sacri; su tutti spicca la Pieve di S. Giovanni in Ottavo o Pieve del Thò, suggestiva basilica in stile romanico a tre navate, eretta attorno all’ottavo secolo e ricostruita in forma più ampia tra l’XI e il XII secolo. A circa cinquecento metri dal centro storico, con una suggestiva passeggiata si raggiunge lo Stabilimento Termale, dotato di una piscina all’aperto. Incastonati nei gessi di Brisighella, a pochi chilometri dal paese, il Centro Visite di Cà Carnè e la Grotta Tanaccia rappresentano alcuni tra gli ambienti più belli del Parco Regionale della Vena del Gesso romagnola. Le numerose feste e sagre che si svolgono nel corso dell’anno contribuiscono a far conoscere i prodotti tipici, l’arte, la storia e l’architettura di questo luogo che conserva immutate tradizioni di fascino e bellezza.
Maggiori informazioni:
Brisighella (RA)
56 km da Cervia
Brisighella (RA)
56 km da Cervia
San Leo
San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome.
San Leo
L'antichissimo borgo è situato su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile, alle spalle della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini, nella Val Marecchia.
San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location per film e documentari, meta turistica d’eccellenza, è la perla preziosa custodita dalla provincia di Rimini.
La straordinaria conformazione del luogo, un imponente masso roccioso con pareti a strapiombo ne ha determinato, fin dall’epoca preistorica, la doppia valenza militare e religiosa, testimoniate da manufatti di grandissimo pregio. Tutto il possente apparato difensivo, a cui si accede per un`unica strada tagliata nella roccia, sembra essere un prolungamento del masso che lo sostiene, fino alla punta più alta dello sperone dove svetta la Fortezza di Francesco di Giorgio Martini (XV sec).
La città un tempo si chiamava Monte Feltro, da Mons Feretrus, nome legato all’importante insediamento romano sorto intorno al tempio consacrato a Giove Feretrio. Fu oggetto costante di contesa, finchè venne definitivamente conquistata nel 1441 dal giovane Federico da Montefeltro, che duramente contrastò i Malatesta nel dominio della Valle del Marecchia.
Ospitò personaggi come Dante e San Francesco d’Assisi, che qui ricevette in dono il Monte della Verna. Devoluta allo Stato Pontificio nel 1631, divenne aspro carcere dove, tra gli altri, finirono i propri giorni il Conte di Cagliostro (1795) e Felice Orsini (1844). Annoverato tra “I Borghi più Belli d`Italia”, il mirabile centro storico sprigiona il suo fascino in ogni periodo dell'anno.
Oltre alla suggestiva fortezza, si offrono immediatamente allo sguardo gli antichi edifici romanici: Pieve, Cattedrale e Torre. Ad essi si affiancano numerosi palazzi rinascimentali, come il Palazzo Mediceo, con l’elegante Museo di Arte Sacra, la residenza dei Conti Severini-Nardini, il Palazzo Della Rovere, sede del Municipio. Da San Leo si gode, infine, una magnifica vista sui monti circostanti, lungo la vallata del Marecchia, giù fino al mare.
Maggiori informazioni:
San Leo (RN)
57 km da Cervia
San Leo (RN)
57 km da Cervia
L'antichissimo borgo è situato su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile, alle spalle della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini, nella Val Marecchia.
San Leo, meravigliosa capitale d’arte, citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, è il fulcro della regione storica del Montefeltro ed è la città che gli ha dato il nome. Nota per le sue vicende storiche e geopolitiche, location per film e documentari, meta turistica d’eccellenza, è la perla preziosa custodita dalla provincia di Rimini.
La straordinaria conformazione del luogo, un imponente masso roccioso con pareti a strapiombo ne ha determinato, fin dall’epoca preistorica, la doppia valenza militare e religiosa, testimoniate da manufatti di grandissimo pregio. Tutto il possente apparato difensivo, a cui si accede per un`unica strada tagliata nella roccia, sembra essere un prolungamento del masso che lo sostiene, fino alla punta più alta dello sperone dove svetta la Fortezza di Francesco di Giorgio Martini (XV sec).
La città un tempo si chiamava Monte Feltro, da Mons Feretrus, nome legato all’importante insediamento romano sorto intorno al tempio consacrato a Giove Feretrio. Fu oggetto costante di contesa, finchè venne definitivamente conquistata nel 1441 dal giovane Federico da Montefeltro, che duramente contrastò i Malatesta nel dominio della Valle del Marecchia.
Ospitò personaggi come Dante e San Francesco d’Assisi, che qui ricevette in dono il Monte della Verna. Devoluta allo Stato Pontificio nel 1631, divenne aspro carcere dove, tra gli altri, finirono i propri giorni il Conte di Cagliostro (1795) e Felice Orsini (1844). Annoverato tra “I Borghi più Belli d`Italia”, il mirabile centro storico sprigiona il suo fascino in ogni periodo dell'anno.
Oltre alla suggestiva fortezza, si offrono immediatamente allo sguardo gli antichi edifici romanici: Pieve, Cattedrale e Torre. Ad essi si affiancano numerosi palazzi rinascimentali, come il Palazzo Mediceo, con l’elegante Museo di Arte Sacra, la residenza dei Conti Severini-Nardini, il Palazzo Della Rovere, sede del Municipio. Da San Leo si gode, infine, una magnifica vista sui monti circostanti, lungo la vallata del Marecchia, giù fino al mare.
Maggiori informazioni:
San Leo (RN)
57 km da Cervia
San Leo (RN)
57 km da Cervia
Casola Valsenio
Il borgo nasce nel 1216, in conseguenza della distruzione da parte dei faentini del castello di Casola, che sorgeva nella collina soprastante. Ma la valle risulta abitata in epoche molto precedenti. Sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani. Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti.
Casola Valsenio
l borgo nasce nel 1216, in conseguenza della distruzione da parte dei faentini del castello di Casola, che sorgeva nella collina soprastante. Ma la valle risulta abitata in epoche molto precedenti. Sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani.
Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti.
Prima dell’ingresso nel paese si trova il Cardello, un singolare edificio dove lo scrittore Alfredo Oriani trascorse quasi tutta la vita. In origine l'edificio era la foresteria dell'Abbazia di Valsenio (X secolo circa), esso ne conserva solo in parte l'originale carattere, essendo stato ampiamente rimaneggiato nel 1926. Oggi Casola è assai conosciuta per il Giardino delle erbe officinali, nato nel 1938 ad opera del Prof. Augusto Rinaldi Ceroni, il primo in Italia e tra i più importanti d’Europa per rilievo scientifico.
Ottima la sua enogastronomia, segnalata anche dalla strada del Sangiovese e dei sapori delle colline di Faenza.
Le manifestazioni più importanti sono quelle legate alle erbe e piante officinali e ai frutti "dimenticati", con la riscoperta di antiche ricette.
Festa dei Frutti Dimenticati: nata nel 1981, è una manifestazione unica nel suo genere nel panorama italiano, che attira ogni anno oltre 10.000 presenze e si tiene il terzo fine settimana di ottobre. Gli agricoltori casolani presentano e commercializzano, sia al naturale che lavorati, i piccoli frutti autunnali, come azzeruole, giuggiole, cotogni, pere volpine, mele della rosa, nespole, avellane, sorbe e corbezzoli.
Erbe in fiore: l’ultimo fine settimana di maggio, nel periodo della maggior fioritura, il Giardino delle Erbe "Augusto Rinaldi Ceroni" (un orto botanico di 4 ettari di superficie dove sono coltivate 400 differenti specie di erbe e piante officinali) propone due giornate nelle quali si alternano visite guidate, conferenze e laboratori per conoscere e utilizzare i fiori officinali.
I marroni di Casola Valsenio: nel secondo fine settimana di ottobre i castanicoltori delle vallate del Senio, Sintria e Lamone affollano la piazza centrale con le loro bancarelle colme dei marroni che si producono in circa 400 ettari di castagneti. Nell’occasione vengono proposti piatti a base di marroni, come i castagnacci (tortelli con ripieno di marroni), la polenta di marroni, la torta di marroni, i ravioli dolci di marroni.
Festa di Primavera e dei Carri di Pensiero (antica Festa di Mezza Quaresima, nata nel 1891): è una manifestazione, unica nel suo genere in Italia e al mondo, dedicata alle allegorie in movimento. Protagonisti sono tre grandi carri allegorici costruiti con legno, "grisoli", ferro e gesso, "popolati" da personaggi simbolici che, uniti al carro, creano un'immagine allegorica. La sfilata si svolge il 25 aprile di ogni anno. Dal 2007, i carri sfilano anche di notte, nella serata del 1º maggio. La Festa risale alla fine del XIX secolo ed affonda le sue radici nella tradizione romagnola della Segavecchia e della "Mezzaquaresima".
Casola è una favola: nei sabati di luglio e agosto, nel palco allestito in Piazza Sasdelli, si svolge una rassegna di teatro ragazzi, con la partecipazione di compagnie provenienti da tutta Italia.
Maggiori informazioni:
Casola Valsenio
84 km da Cervia
Casola Valsenio
84 km da Cervia
l borgo nasce nel 1216, in conseguenza della distruzione da parte dei faentini del castello di Casola, che sorgeva nella collina soprastante. Ma la valle risulta abitata in epoche molto precedenti. Sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani.
Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti.
Prima dell’ingresso nel paese si trova il Cardello, un singolare edificio dove lo scrittore Alfredo Oriani trascorse quasi tutta la vita. In origine l'edificio era la foresteria dell'Abbazia di Valsenio (X secolo circa), esso ne conserva solo in parte l'originale carattere, essendo stato ampiamente rimaneggiato nel 1926. Oggi Casola è assai conosciuta per il Giardino delle erbe officinali, nato nel 1938 ad opera del Prof. Augusto Rinaldi Ceroni, il primo in Italia e tra i più importanti d’Europa per rilievo scientifico.
Ottima la sua enogastronomia, segnalata anche dalla strada del Sangiovese e dei sapori delle colline di Faenza.
Le manifestazioni più importanti sono quelle legate alle erbe e piante officinali e ai frutti "dimenticati", con la riscoperta di antiche ricette.
Festa dei Frutti Dimenticati: nata nel 1981, è una manifestazione unica nel suo genere nel panorama italiano, che attira ogni anno oltre 10.000 presenze e si tiene il terzo fine settimana di ottobre. Gli agricoltori casolani presentano e commercializzano, sia al naturale che lavorati, i piccoli frutti autunnali, come azzeruole, giuggiole, cotogni, pere volpine, mele della rosa, nespole, avellane, sorbe e corbezzoli.
Erbe in fiore: l’ultimo fine settimana di maggio, nel periodo della maggior fioritura, il Giardino delle Erbe "Augusto Rinaldi Ceroni" (un orto botanico di 4 ettari di superficie dove sono coltivate 400 differenti specie di erbe e piante officinali) propone due giornate nelle quali si alternano visite guidate, conferenze e laboratori per conoscere e utilizzare i fiori officinali.
I marroni di Casola Valsenio: nel secondo fine settimana di ottobre i castanicoltori delle vallate del Senio, Sintria e Lamone affollano la piazza centrale con le loro bancarelle colme dei marroni che si producono in circa 400 ettari di castagneti. Nell’occasione vengono proposti piatti a base di marroni, come i castagnacci (tortelli con ripieno di marroni), la polenta di marroni, la torta di marroni, i ravioli dolci di marroni.
Festa di Primavera e dei Carri di Pensiero (antica Festa di Mezza Quaresima, nata nel 1891): è una manifestazione, unica nel suo genere in Italia e al mondo, dedicata alle allegorie in movimento. Protagonisti sono tre grandi carri allegorici costruiti con legno, "grisoli", ferro e gesso, "popolati" da personaggi simbolici che, uniti al carro, creano un'immagine allegorica. La sfilata si svolge il 25 aprile di ogni anno. Dal 2007, i carri sfilano anche di notte, nella serata del 1º maggio. La Festa risale alla fine del XIX secolo ed affonda le sue radici nella tradizione romagnola della Segavecchia e della "Mezzaquaresima".
Casola è una favola: nei sabati di luglio e agosto, nel palco allestito in Piazza Sasdelli, si svolge una rassegna di teatro ragazzi, con la partecipazione di compagnie provenienti da tutta Italia.
Maggiori informazioni:
Casola Valsenio
84 km da Cervia
Casola Valsenio
84 km da Cervia
Bagno di Romagna
Bagno di Romagna è il luogo del benessere per tutte le stagioni, il luogo dove terme, natura, cultura e gastronomia si intrecciano per rendere piacevole ogni momento dell'anno. Ogni tempo, ogni luce, ogni stagione è un omaggio alla filosofia del vivere lento e bene.
Bagno di Romagna
Il piccolo borgo sull'Appennino, nel cuore della Romagna-Toscana, è posto lungo l'E45, la strada a scorrimento veloce che collega Roma, la capitale, a Ravenna, la città di mare custode dei capolavori bizantini. Dista poche decine di km dalla riviera romagnola a nord e dalle città d'arte toscane - Arezzo e Firenze - a sud.
Bagno di Romagna è il luogo del benessere per tutte le stagioni, il luogo dove terme, natura, cultura e gastronomia si intrecciano per rendere piacevole ogni momento dell'anno. Ogni tempo, ogni luce, ogni stagione è un omaggio alla filosofia del vivere lento e bene. Quando l'inverno diventa più rigido, il calore delle acque termali, che sgorgano a una temperatura naturale di 45 gradi, consente di vivere il piacere nordico dei bagni all'aperto, nuotando nelle geometrie bianche della neve.
Quando la primavera stimola la rinascita della natura, Bagno diventa il cuore di un universo di colori: si colorano gli alberi delle ampie distese boschive che salgono verso la Toscana, si colorano i coltivi che scendono verso la pianura romagnola, si colorano i laghi dove è possibile pescare, campeggiare, sostare, passeggiare, prima di scendere per un rigenerante tuffo nelle piscine termali aperte fino a tarda sera. Quando l'estate si fa più calda, il centro storico diventa palcoscenico di arte, cultura e spettacolo, mentre la mulattiera per Corzano, lo storico passeggio alla Fonte del Chiardovo, il nuovo percorso pedonale tra San Piero in Bagno e i Laghi del Monte Còmero sono piccoli scrigni per chi cerca riparo dalla calura.
Quando si avvicina l'autunno è invece il bosco il protagonista: tartufi e funghi arricchiscono le ricette locali, trasformandosi in piatti d'autore nei ristoranti stellati del paese o in ricchi piatti della tradizione rurale negli agriturismi che punteggiano la vallata di Pietrapazza e le pendici del Monte Còmero.
Il Palazzo del Capitano, teatro di mostre d'arte e sede dell'archivio storico e della biblioteca, e la Basilica di Santa Maria Assunta, di impianto romanico nobilitata dalle opere del rinascimento fiorentino, sono il cuore della vita culturale e artistica di Bagno di Romagna, mentre la Foresta della Lama (km 35) e la riserva integrale di Sasso Fratino nel cuore della Foresta (km 36) sono le perle naturali protette dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.
Bagno di Romagna è poi al centro di una rete di luoghi di culto. E' attraversata dal selciato della Via dei Romei, rotta di pellegrinaggio tra il Nord Europa e Roma, e nelle sue vicinanze sono il Monastero di Camaldoli (km 28), il Santuario de La Verna (km 42), dove San Francesco ricevette le stigmate, e la Basilica di Sarsina (km 20), di cui si è appena celebrato il millennio.
Maggiori informazioni:
Bagno di Romagna (FC)
74 km da Cervia
Bagno di Romagna (FC)
74 km da Cervia
Il piccolo borgo sull'Appennino, nel cuore della Romagna-Toscana, è posto lungo l'E45, la strada a scorrimento veloce che collega Roma, la capitale, a Ravenna, la città di mare custode dei capolavori bizantini. Dista poche decine di km dalla riviera romagnola a nord e dalle città d'arte toscane - Arezzo e Firenze - a sud.
Bagno di Romagna è il luogo del benessere per tutte le stagioni, il luogo dove terme, natura, cultura e gastronomia si intrecciano per rendere piacevole ogni momento dell'anno. Ogni tempo, ogni luce, ogni stagione è un omaggio alla filosofia del vivere lento e bene. Quando l'inverno diventa più rigido, il calore delle acque termali, che sgorgano a una temperatura naturale di 45 gradi, consente di vivere il piacere nordico dei bagni all'aperto, nuotando nelle geometrie bianche della neve.
Quando la primavera stimola la rinascita della natura, Bagno diventa il cuore di un universo di colori: si colorano gli alberi delle ampie distese boschive che salgono verso la Toscana, si colorano i coltivi che scendono verso la pianura romagnola, si colorano i laghi dove è possibile pescare, campeggiare, sostare, passeggiare, prima di scendere per un rigenerante tuffo nelle piscine termali aperte fino a tarda sera. Quando l'estate si fa più calda, il centro storico diventa palcoscenico di arte, cultura e spettacolo, mentre la mulattiera per Corzano, lo storico passeggio alla Fonte del Chiardovo, il nuovo percorso pedonale tra San Piero in Bagno e i Laghi del Monte Còmero sono piccoli scrigni per chi cerca riparo dalla calura.
Quando si avvicina l'autunno è invece il bosco il protagonista: tartufi e funghi arricchiscono le ricette locali, trasformandosi in piatti d'autore nei ristoranti stellati del paese o in ricchi piatti della tradizione rurale negli agriturismi che punteggiano la vallata di Pietrapazza e le pendici del Monte Còmero.
Il Palazzo del Capitano, teatro di mostre d'arte e sede dell'archivio storico e della biblioteca, e la Basilica di Santa Maria Assunta, di impianto romanico nobilitata dalle opere del rinascimento fiorentino, sono il cuore della vita culturale e artistica di Bagno di Romagna, mentre la Foresta della Lama (km 35) e la riserva integrale di Sasso Fratino nel cuore della Foresta (km 36) sono le perle naturali protette dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.
Bagno di Romagna è poi al centro di una rete di luoghi di culto. E' attraversata dal selciato della Via dei Romei, rotta di pellegrinaggio tra il Nord Europa e Roma, e nelle sue vicinanze sono il Monastero di Camaldoli (km 28), il Santuario de La Verna (km 42), dove San Francesco ricevette le stigmate, e la Basilica di Sarsina (km 20), di cui si è appena celebrato il millennio.
Maggiori informazioni:
Bagno di Romagna (FC)
74 km da Cervia
Bagno di Romagna (FC)
74 km da Cervia
Montebello
Dall'alto dei suoi 436 metri, Montebello domina elegante la valle del Marecchia e dell'Uso, offrendo anche al visitatore più esigente un affascinante percorso tra storia, arte e natura.
Montebello
Lasciata alle spalle la costa romagnola, basta salire su una delle numerose alture dell'entroterra riminese per ritrovare la quiete.
Dall'alto dei suoi 436 metri, Montebello domina elegante la valle del Marecchia e dell'Uso, offrendo anche al visitatore più esigente un affascinante percorso tra storia, arte e natura.
La poderosa rocca, un tempo teatro di numerose battaglie, ci offre oggi silenziosa un panorama mozzafiato; segnata da una storia millenaria, ci guida alla scoperta dei suoi tesori nascosti, nonché dei suoi misteri.
Chi è Azzurrina?
"...Anno dopo anno, i colori di quel mondo e di quella storia iniziarono a spegnersi. I ricordi divennero polvere nella mente dei posteri ed il tempo ne approfittò per continuare indisturbato il suo corso. Passò un secolo.
Montebello cambiò i propri signori regnanti. I nuovi castellani vennero a conoscenza,dalle voci dei più anziani, di una vecchissima leggenda legata alla rocca. Parlava di una strana bimba dalla pelle pallida ed i capelli azzurri. Durante certi giorni, all'imbrunire, un flebile lamento sembrava provenire dal nevaio. Era appena percettibile e bisognava essere molto attenti per udirlo. Passò quasi un altro secolo e tutti, proprio tutti si dimenticarono di Deline. La sua vicenda pareva essere definitivamente sepolta nel passato. Poi, un giorno, uno strano giorno, incominciarono improvvise le apparizioni..."
Maggiori informazioni:
Montebello (RN)
44 km da Cervia
Montebello (RN)
44 km da Cervia
Lasciata alle spalle la costa romagnola, basta salire su una delle numerose alture dell'entroterra riminese per ritrovare la quiete.
Dall'alto dei suoi 436 metri, Montebello domina elegante la valle del Marecchia e dell'Uso, offrendo anche al visitatore più esigente un affascinante percorso tra storia, arte e natura.
La poderosa rocca, un tempo teatro di numerose battaglie, ci offre oggi silenziosa un panorama mozzafiato; segnata da una storia millenaria, ci guida alla scoperta dei suoi tesori nascosti, nonché dei suoi misteri.
Chi è Azzurrina?
"...Anno dopo anno, i colori di quel mondo e di quella storia iniziarono a spegnersi. I ricordi divennero polvere nella mente dei posteri ed il tempo ne approfittò per continuare indisturbato il suo corso. Passò un secolo.
Montebello cambiò i propri signori regnanti. I nuovi castellani vennero a conoscenza,dalle voci dei più anziani, di una vecchissima leggenda legata alla rocca. Parlava di una strana bimba dalla pelle pallida ed i capelli azzurri. Durante certi giorni, all'imbrunire, un flebile lamento sembrava provenire dal nevaio. Era appena percettibile e bisognava essere molto attenti per udirlo. Passò quasi un altro secolo e tutti, proprio tutti si dimenticarono di Deline. La sua vicenda pareva essere definitivamente sepolta nel passato. Poi, un giorno, uno strano giorno, incominciarono improvvise le apparizioni..."
Maggiori informazioni:
Montebello (RN)
44 km da Cervia
Montebello (RN)
44 km da Cervia
Ravenna
Ravenna è città colma d'arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell'Impero bizantino in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco.
Ravenna
Ravenna è situata a pochi chilometri dal Mare Adriatico. La sua provincia costituisce la parte settentrionale della Romagna, e si stende dal mare fino alle dolci colline dell’Appennino.
Ravenna è città colma d'arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell'Impero bizantino in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La città conserva le spoglie di Dante Alighieri e ne mantiene viva la memoria con importanti manifestazioni. A due passi dal mare, Ravenna offre anche una ricca varietà di occasioni di soggiorno e vacanza.
L’offerta culturale di Ravenna è ricca e diversificata in ogni stagione.
Oltre alla possibilità di visitare tutti gli otto monumenti Unesco (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Cappella di S. Andrea, Battistero degli Ariani, Basilica di S. Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di S. Apollinare in Classe); il MAR - Museo d’Arte della città propone esposizioni periodiche di alto profilo e ospita diverse collezioni permanenti, tra cui la Collezione dei Mosaici Contemporanei; il Tamo. Tutta L'Avventura del Mosaico, nel Complesso di San Nicolò, è una mostra permanente, interattiva e multimediale, dedicata all’arte del mosaico in tutte le sue forme espressive, dall’età antica sino all’epoca contemporanea; il Museo Nazionale di Ravenna espone un variegato complesso di raccolte, tra le quali reperti da scavi di epoca romana e bizantina. Il Parco della Pace è una esposizione a cielo aperto di opere musive realizzate da artisti di fama internazionale.
La suggestiva “zona del silenzio” in centro storico conserva la tomba del Sommo Poeta, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Durante tutto il mese di settembre in questi luoghi si svolgono celebrazioni ed eventi spettacolari in onore del Sommo Poeta. Nelle silenziose sale della Biblioteca Classense sono visibili cimeli di Lord Byron e di tanti altri importanti personaggi storici che soggiornarono nella città. Il Museo Risorgimentale ospita incisioni, documenti, oggetti del Risorgimento e memorie della vicenda garibaldina a Ravenna e del culto che ne derivò. I Giardini Pubblici della città fanno da cornice alla cinquecentesca Loggetta Lombardesca e accolgono il Planetario. La Rocca Brancaleone, di epoca veneziana, ospita un lussureggiante giardino e l’arena per spettacoli all’aperto.
Maggiori informazioni:
Ravenna
24 km da Cervia
Ravenna
24 km da Cervia
Ravenna è situata a pochi chilometri dal Mare Adriatico. La sua provincia costituisce la parte settentrionale della Romagna, e si stende dal mare fino alle dolci colline dell’Appennino.
Ravenna è città colma d'arte e cultura. È la città del mosaico, una città antica, eletta per ben tre volte capitale: dell'Impero Romano d'Occidente prima, del Regno goto sotto Teoderico poi, e per ultimo dell'Impero bizantino in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lasciato una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. La città conserva le spoglie di Dante Alighieri e ne mantiene viva la memoria con importanti manifestazioni. A due passi dal mare, Ravenna offre anche una ricca varietà di occasioni di soggiorno e vacanza.
L’offerta culturale di Ravenna è ricca e diversificata in ogni stagione.
Oltre alla possibilità di visitare tutti gli otto monumenti Unesco (Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano, Cappella di S. Andrea, Battistero degli Ariani, Basilica di S. Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di S. Apollinare in Classe); il MAR - Museo d’Arte della città propone esposizioni periodiche di alto profilo e ospita diverse collezioni permanenti, tra cui la Collezione dei Mosaici Contemporanei; il Tamo. Tutta L'Avventura del Mosaico, nel Complesso di San Nicolò, è una mostra permanente, interattiva e multimediale, dedicata all’arte del mosaico in tutte le sue forme espressive, dall’età antica sino all’epoca contemporanea; il Museo Nazionale di Ravenna espone un variegato complesso di raccolte, tra le quali reperti da scavi di epoca romana e bizantina. Il Parco della Pace è una esposizione a cielo aperto di opere musive realizzate da artisti di fama internazionale.
La suggestiva “zona del silenzio” in centro storico conserva la tomba del Sommo Poeta, il Quadrarco di Braccioforte e la Basilica di San Francesco. Durante tutto il mese di settembre in questi luoghi si svolgono celebrazioni ed eventi spettacolari in onore del Sommo Poeta. Nelle silenziose sale della Biblioteca Classense sono visibili cimeli di Lord Byron e di tanti altri importanti personaggi storici che soggiornarono nella città. Il Museo Risorgimentale ospita incisioni, documenti, oggetti del Risorgimento e memorie della vicenda garibaldina a Ravenna e del culto che ne derivò. I Giardini Pubblici della città fanno da cornice alla cinquecentesca Loggetta Lombardesca e accolgono il Planetario. La Rocca Brancaleone, di epoca veneziana, ospita un lussureggiante giardino e l’arena per spettacoli all’aperto.
Maggiori informazioni:
Ravenna
24 km da Cervia
Ravenna
24 km da Cervia
Cesena
Una delle più importanti mete d’arte della Romagna, Cesena è anche tappa obbligata per gli amanti della buona cucina e del buon vino. La Signoria dei Malatesta le garantì un periodo di notevole splendore e donò alla città inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche tuttora apprezzabili.
Cesena
Affacciata sull’Appennino romagnolo, a circa 15 km. dalla Riviera Adriatica di Rimini e a circa 30 km. da Ravenna, sorge la bella città malatestiana di Cesena.
Una delle più importanti mete d’arte della Romagna, Cesena è anche tappa obbligata per gli amanti della buona cucina e del buon vino. La Signoria dei Malatesta le garantì un periodo di notevole splendore e donò alla città inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche tuttora apprezzabili. Il posto di rilievo internazionale che occupa nel comparto agroalimentare e le sue tradizioni gastronomiche la collocano fra le destinazioni più significative dell’entroterra romagnolo.
Cesena è un’interessante meta durante tutto l’anno. Tra i suoi tesori d’arte, la Biblioteca Malatestiana, considerata uno degli esempi più significativi di biblioteca quattrocentesca italiana, si presenta inalterata così come ai visitatori di cinque secoli fa. Per la sua straordinaria rilevanza è stata inserita nel patrimonio dell’Unesco come ‘Memoria del mondo’. Cesena deve alla signoria dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna che tutta si può vedere dai suoi spalti, con la ‘corte’ e due torrioni centrali: il ‘maschio’ e la ‘femmina’. In quest’ultimo è allestito il Museo di Storia dell’Agricoltura che offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi.
Di sicuro fascino sono poi i misteriosi camminamenti interni alle mura. Una visita a Cesena non può prescindere da una passeggiata lungo le vivaci vie del centro, da Piazza del Popolo a Palazzo del Ridotto, dominato dalla statua bronzea di Pio VI, dalla Cattedrale di S. Giovanni Battista, con la Cappella della Madonna del Popolo e il museo di arte Sacra che conserva il prezioso dipinto della Madonna della Pera di Paolo Veneziano, al Teatro “Alessandro Bonci”, vero gioiello neoclassico.
L’offerta culturale si completa con il museo di Scienze Naturali, la Pinacoteca comunale e il museo Archeologico, quello della Centuriazione. Su un colle, visibile da ogni parte della città, sorge la millenaria Abbazia di Santa Maria del Monte. Celebre per la collezione di ex-voto risalenti anche a oltre cinque secoli fa, tra le più ricche d’Europa, e per l’imponente cupola dipinta da Giuseppe Milani, ospita opere pittoriche di valore e il laboratorio del restauro del libro antico.
La tradizione culinaria del territorio è assai varia, va dalle determinanti influenze toscane del crinale appenninico ai sapori marinari della costa. In tavola, immancabili sono la piadina, da gustare anche nei tipici chioschi, e i suoi vini, dal rosso e rinomatissimo Sangiovese, che si sposa perfettamente con le “minestre” e le carni, ai bianchi Albana e Trebbiano. Cesena è inoltre attraversata dalla Strada dei vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.
Maggiori informazioni:
Cesena (FC)
22 km da Cervia
Cesena (FC)
22 km da Cervia
Affacciata sull’Appennino romagnolo, a circa 15 km. dalla Riviera Adriatica di Rimini e a circa 30 km. da Ravenna, sorge la bella città malatestiana di Cesena.
Una delle più importanti mete d’arte della Romagna, Cesena è anche tappa obbligata per gli amanti della buona cucina e del buon vino. La Signoria dei Malatesta le garantì un periodo di notevole splendore e donò alla città inestimabili ricchezze culturali, architettoniche e artistiche tuttora apprezzabili. Il posto di rilievo internazionale che occupa nel comparto agroalimentare e le sue tradizioni gastronomiche la collocano fra le destinazioni più significative dell’entroterra romagnolo.
Cesena è un’interessante meta durante tutto l’anno. Tra i suoi tesori d’arte, la Biblioteca Malatestiana, considerata uno degli esempi più significativi di biblioteca quattrocentesca italiana, si presenta inalterata così come ai visitatori di cinque secoli fa. Per la sua straordinaria rilevanza è stata inserita nel patrimonio dell’Unesco come ‘Memoria del mondo’. Cesena deve alla signoria dei Malatesta anche la sua Rocca, una delle più imponenti della Romagna che tutta si può vedere dai suoi spalti, con la ‘corte’ e due torrioni centrali: il ‘maschio’ e la ‘femmina’. In quest’ultimo è allestito il Museo di Storia dell’Agricoltura che offre ai visitatori uno spaccato sul mondo rurale romagnolo nel corso dei tempi.
Di sicuro fascino sono poi i misteriosi camminamenti interni alle mura. Una visita a Cesena non può prescindere da una passeggiata lungo le vivaci vie del centro, da Piazza del Popolo a Palazzo del Ridotto, dominato dalla statua bronzea di Pio VI, dalla Cattedrale di S. Giovanni Battista, con la Cappella della Madonna del Popolo e il museo di arte Sacra che conserva il prezioso dipinto della Madonna della Pera di Paolo Veneziano, al Teatro “Alessandro Bonci”, vero gioiello neoclassico.
L’offerta culturale si completa con il museo di Scienze Naturali, la Pinacoteca comunale e il museo Archeologico, quello della Centuriazione. Su un colle, visibile da ogni parte della città, sorge la millenaria Abbazia di Santa Maria del Monte. Celebre per la collezione di ex-voto risalenti anche a oltre cinque secoli fa, tra le più ricche d’Europa, e per l’imponente cupola dipinta da Giuseppe Milani, ospita opere pittoriche di valore e il laboratorio del restauro del libro antico.
La tradizione culinaria del territorio è assai varia, va dalle determinanti influenze toscane del crinale appenninico ai sapori marinari della costa. In tavola, immancabili sono la piadina, da gustare anche nei tipici chioschi, e i suoi vini, dal rosso e rinomatissimo Sangiovese, che si sposa perfettamente con le “minestre” e le carni, ai bianchi Albana e Trebbiano. Cesena è inoltre attraversata dalla Strada dei vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.
Maggiori informazioni:
Cesena (FC)
22 km da Cervia
Cesena (FC)
22 km da Cervia
Rimini
Località di soggiorno estivo di fama internazionale, si estende per 15 km lungo la costa del mare Adriatico con hotel, locali notturni, attrezzature balneari e impianti sportivi. Rimini non è però solo un luogo di villeggiatura della Riviera romagnola, ma anche una città di livello storico-culturale non indifferente.
Rimini
Area di vacanza per eccellenza, Rimini vanta una lunga tradizione turistica. Fu infatti nel 1843 che venne inaugurato il primo stabilimento balneare in Italia sulla spiaggia di Rimini. Da allora, attraverso gli anni, questa vocazione dell'ospitalità si diffuse da Rimini lungo tutta la costa, da Riccione a Cattolica, da Bellaria a Misano.
Rimini ha registrato anche una progressiva valorizzazione turistica del proprio entroterra che per le sue bellezze naturali, le attrattive storiche e le tradizioni artigianali e gastronomiche offre una valida integrazione della vacanza balneare. Questa terra, infatti, è ricca di reliquie del passato, memoria di una storia antica che risale all'antica Roma.
Città etrusca e celta, colonia di diritto latino dell'anno 268 a.C., municipio imperiale all'epoca di Augusto, Rimini fu dotata di splendidi monumenti.
Più tardi, durante il Rinascimento, fu capitale della Signoria dei Malatesta e conobbe gli splendori di una corte magnifica e la presenza di architetti, pittori e scultori fra i più famosi d'Italia. L'Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio, il Tempio Malatestiano e la Rocca di Sigismondo a Rimini, e i numerosi castelli e le antiche chiese sorti sulle colline dell'entroterra, rappresentano un patriminio artistico e culturale che vale la pena conoscere.Da non perdere è una visita al Museo della città che custodisce il passato di Rimini e del suo territorio, dalla formazione geologica ai nostri giorni, attraverso millecinquecento opere.
A due passi dal Museo, è stata recentemente portata alla luce un’abitazione dall’età romana denominata Domus del chirurgo, una piccola Pompei con i suoi splendidi mosaici ed un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, considerato il più ricco al mondo giunto dall'antichità. comprendente monumenti e opere d’arte di epoche diverse, che testimoniano oltre duemila anni di storia.
L'impianto urbanistico e i caratteri ambientali del centro storico sono essi stessi il risultato della stratificazione di epoche differenti, che nell’alternarsi di periodi di decadenza e di rinascita ne hanno determinato la complessità attuale. I più importanti monumenti risalgono all’età romana (Arco d’Augusto e Ponte di Tiberio) e al Rinascimento (Tempio Malatestiano).
Maggiori informazioni:
Rimini
33 km da Cervia
Rimini
33 km da Cervia
Area di vacanza per eccellenza, Rimini vanta una lunga tradizione turistica. Fu infatti nel 1843 che venne inaugurato il primo stabilimento balneare in Italia sulla spiaggia di Rimini. Da allora, attraverso gli anni, questa vocazione dell'ospitalità si diffuse da Rimini lungo tutta la costa, da Riccione a Cattolica, da Bellaria a Misano.
Rimini ha registrato anche una progressiva valorizzazione turistica del proprio entroterra che per le sue bellezze naturali, le attrattive storiche e le tradizioni artigianali e gastronomiche offre una valida integrazione della vacanza balneare. Questa terra, infatti, è ricca di reliquie del passato, memoria di una storia antica che risale all'antica Roma.
Città etrusca e celta, colonia di diritto latino dell'anno 268 a.C., municipio imperiale all'epoca di Augusto, Rimini fu dotata di splendidi monumenti.
Più tardi, durante il Rinascimento, fu capitale della Signoria dei Malatesta e conobbe gli splendori di una corte magnifica e la presenza di architetti, pittori e scultori fra i più famosi d'Italia. L'Arco di Augusto e il Ponte di Tiberio, il Tempio Malatestiano e la Rocca di Sigismondo a Rimini, e i numerosi castelli e le antiche chiese sorti sulle colline dell'entroterra, rappresentano un patriminio artistico e culturale che vale la pena conoscere.Da non perdere è una visita al Museo della città che custodisce il passato di Rimini e del suo territorio, dalla formazione geologica ai nostri giorni, attraverso millecinquecento opere.
A due passi dal Museo, è stata recentemente portata alla luce un’abitazione dall’età romana denominata Domus del chirurgo, una piccola Pompei con i suoi splendidi mosaici ed un eccezionale corredo chirurgico-farmaceutico, considerato il più ricco al mondo giunto dall'antichità. comprendente monumenti e opere d’arte di epoche diverse, che testimoniano oltre duemila anni di storia.
L'impianto urbanistico e i caratteri ambientali del centro storico sono essi stessi il risultato della stratificazione di epoche differenti, che nell’alternarsi di periodi di decadenza e di rinascita ne hanno determinato la complessità attuale. I più importanti monumenti risalgono all’età romana (Arco d’Augusto e Ponte di Tiberio) e al Rinascimento (Tempio Malatestiano).
Maggiori informazioni:
Rimini
33 km da Cervia
Rimini
33 km da Cervia
Pennabilli
Il rinomato centro di turismo ambientale e culturale, cantato da Tonino Guerra, ospita numerosi “luoghi dell’anima”, gran parte del suo territorio è posto all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello che invita a rilassanti passeggiate nel lussureggiante Appennino.
Pennabili
La località dell'alta Val Marecchia è posta sulle pendici occidentali del Monte Carpegna degradanti verso il fiume Marecchia, facilmente raggiungibile dalla Riviera di Rimini. Il rinomato centro di turismo ambientale e culturale, cantato da Tonino Guerra, ospita numerosi “luoghi dell’anima”, gran parte del suo territorio è posto all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello che invita a rilassanti passeggiate nel lussureggiante Appennino.
Pennabilli deve il suo assetto urbano all`unione di due antichi castelli, quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione.
Di origini antichissime, ha visto succedersi gli Umbri, gli Etruschi e i Romani e intorno al Mille, l’abitato si è sviluppato con fortificazioni, difese ed edifici sacri fino a strutturare il bel centro storico. Nel 1004 un discendente della famiglia Carpegna, soprannominato "Malatesta", iniziò la costruzione della Rocca sul Roccione segnando la nascita del celebre casato che, sceso da Penna prima a Verucchio e poi a Rimini, avrebbe assoggettato tutta la Romagna.
E’ sede vescovile della Diocesi di San Marino-Montefeltro la cui presenza fin dal 1572 ad opera di Gregorio XIII ha fortemente caratterizzato l’assetto urbano mediante imponenti opere di edilizia religiosa che possiamo tutt`ora ammirare.
Le testimonianze del passato, il patrimonio monumentale e artistico presenti nel centro storico e nelle frazioni, creano un percorso culturale di prestigio, godibile nella bella stagione, dalla primavera all'autunno, avvalorato anche dai numerosi musei: Museo Diocesano del Montefeltro “A. Bergamaschi”, Mateureka Museo del Calcolo, Museo del Parco Sasso Simone e Simoncello, Il Mondo di Tonino Guerra e I Luoghi dell’anima, le cui singolari realizzazioni si incontrano a Pennabilli e dintorni, caratterizzando un bizzarro e accattivante percorso poetico.
Ogni anno, nel mese di luglio, presso palazzo Olivieri si tiene la Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, una delle prime e più qualificate rassegne italiane. Folcloristica e di respiro internazionale è anche la manifestazione "Artisti in piazza" - Festival internazionale d’arte in strada, che si svolge nella seconda decade di giugno.
Maggiori informazioni:
Pennabilli (RN)
79 km da Cervia
Pennabilli (RN)
79 km da Cervia
La località dell'alta Val Marecchia è posta sulle pendici occidentali del Monte Carpegna degradanti verso il fiume Marecchia, facilmente raggiungibile dalla Riviera di Rimini. Il rinomato centro di turismo ambientale e culturale, cantato da Tonino Guerra, ospita numerosi “luoghi dell’anima”, gran parte del suo territorio è posto all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello che invita a rilassanti passeggiate nel lussureggiante Appennino.
Pennabilli deve il suo assetto urbano all`unione di due antichi castelli, quello dei Billi sopra la Rupe e quello di Penna sopra il Roccione.
Di origini antichissime, ha visto succedersi gli Umbri, gli Etruschi e i Romani e intorno al Mille, l’abitato si è sviluppato con fortificazioni, difese ed edifici sacri fino a strutturare il bel centro storico. Nel 1004 un discendente della famiglia Carpegna, soprannominato "Malatesta", iniziò la costruzione della Rocca sul Roccione segnando la nascita del celebre casato che, sceso da Penna prima a Verucchio e poi a Rimini, avrebbe assoggettato tutta la Romagna.
E’ sede vescovile della Diocesi di San Marino-Montefeltro la cui presenza fin dal 1572 ad opera di Gregorio XIII ha fortemente caratterizzato l’assetto urbano mediante imponenti opere di edilizia religiosa che possiamo tutt`ora ammirare.
Le testimonianze del passato, il patrimonio monumentale e artistico presenti nel centro storico e nelle frazioni, creano un percorso culturale di prestigio, godibile nella bella stagione, dalla primavera all'autunno, avvalorato anche dai numerosi musei: Museo Diocesano del Montefeltro “A. Bergamaschi”, Mateureka Museo del Calcolo, Museo del Parco Sasso Simone e Simoncello, Il Mondo di Tonino Guerra e I Luoghi dell’anima, le cui singolari realizzazioni si incontrano a Pennabilli e dintorni, caratterizzando un bizzarro e accattivante percorso poetico.
Ogni anno, nel mese di luglio, presso palazzo Olivieri si tiene la Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, una delle prime e più qualificate rassegne italiane. Folcloristica e di respiro internazionale è anche la manifestazione "Artisti in piazza" - Festival internazionale d’arte in strada, che si svolge nella seconda decade di giugno.
Maggiori informazioni:
Pennabilli (RN)
79 km da Cervia
Pennabilli (RN)
79 km da Cervia
Faenza
Faenza raggiunse il suo splendore nel periodo rinascimentale. Qui l’arte della ceramica ha coniugato il nuovo all’antico e un vivace senso artistico si ritrova nelle botteghe artigiane come negli splendidi palazzi, nei pregevoli arredi urbani, nelle scuole d’arte come nelle manifestazioni culturali che si svolgono nel corso dell’anno.
Faenza
Faenza, attraversata dalla via Emilia, è una città di origine romana. Se del periodo medievale restano solo poche importanti testimonianze architettoniche, come in S. Ippolito e nelle chiese di S. Maria Foris Portam e della Commenda, non si può dire lo stesso di quello che fu uno dei periodi più fulgidi di Faenza grazie alla Signoria dei Manfredi. Con la riedificazione della Cattedrale nel 1474, infatti, inizia un'epoca fiorente, legata all'arte rinascimentale toscana. Artisti come Giuliano e Benedetto da Maiano, Donatello, i Della Robbia, Biagio d'Antonio da Firenze ed altri, si trasferiscono a Faenza per lavorare. Al periodo barocco si riferiscono, invece, grandi opere architettoniche che creano il volto attuale di Faenza: la struttura delle due piazze principali con la fontana, la torre dell'orologio, le logge e le ali porticate dei palazzi del Comune e del Podestà. Quasi tutte le chiese conventuali vengono poi ricostruite in eleganti linee tardo barocche, così come numerosi palazzi gentilizi. Felicissima resta l'età della fioritura neoclassica dalla fine del XVIII secolo fino al primo trentennio del successivo, con esempi di rilevanza artistica attraverso l'opera di Giuseppe Pistocchi, Giovanni Antonio Antolini, Felice Giani, Gaetano Bertolani, Gianbattista e Francesco Ballanti Graziani, Antonio Trentanove e Pietro Tomba.
Tra le numerose realizzazioni, Palazzo Milzetti suggella magistralmente, sia sotto il profilo architettonico che decorativo, quella che è stata la civiltà romagnola del neoclassicismo.Faenza delle ceramiche
La ceramica a Faenza vanta una tradizione plurisecolare che ancora oggi continua a rivestire una notevole importanza in quanto espressione di artigianato e di industria.
La città, per la posizione geografica che ne fa un punto di incontro tra la cultura padana e quella toscana, ha saputo costituirsi come centro ceramico di primaria importanza sin dal Medioevo.
La fama di questi prodotti faentini è tale che la maiolica viene conosciuta in tutto il mondo con il nome francese di Faience.
Maggiori informazioni:
Faenza (RA)
50 km da Cervia
Faenza (RA)
50 km da Cervia
Faenza, attraversata dalla via Emilia, è una città di origine romana. Se del periodo medievale restano solo poche importanti testimonianze architettoniche, come in S. Ippolito e nelle chiese di S. Maria Foris Portam e della Commenda, non si può dire lo stesso di quello che fu uno dei periodi più fulgidi di Faenza grazie alla Signoria dei Manfredi. Con la riedificazione della Cattedrale nel 1474, infatti, inizia un'epoca fiorente, legata all'arte rinascimentale toscana. Artisti come Giuliano e Benedetto da Maiano, Donatello, i Della Robbia, Biagio d'Antonio da Firenze ed altri, si trasferiscono a Faenza per lavorare. Al periodo barocco si riferiscono, invece, grandi opere architettoniche che creano il volto attuale di Faenza: la struttura delle due piazze principali con la fontana, la torre dell'orologio, le logge e le ali porticate dei palazzi del Comune e del Podestà. Quasi tutte le chiese conventuali vengono poi ricostruite in eleganti linee tardo barocche, così come numerosi palazzi gentilizi. Felicissima resta l'età della fioritura neoclassica dalla fine del XVIII secolo fino al primo trentennio del successivo, con esempi di rilevanza artistica attraverso l'opera di Giuseppe Pistocchi, Giovanni Antonio Antolini, Felice Giani, Gaetano Bertolani, Gianbattista e Francesco Ballanti Graziani, Antonio Trentanove e Pietro Tomba.
Tra le numerose realizzazioni, Palazzo Milzetti suggella magistralmente, sia sotto il profilo architettonico che decorativo, quella che è stata la civiltà romagnola del neoclassicismo.Faenza delle ceramiche
La ceramica a Faenza vanta una tradizione plurisecolare che ancora oggi continua a rivestire una notevole importanza in quanto espressione di artigianato e di industria.
La città, per la posizione geografica che ne fa un punto di incontro tra la cultura padana e quella toscana, ha saputo costituirsi come centro ceramico di primaria importanza sin dal Medioevo.
La fama di questi prodotti faentini è tale che la maiolica viene conosciuta in tutto il mondo con il nome francese di Faience.
Maggiori informazioni:
Faenza (RA)
50 km da Cervia
Faenza (RA)
50 km da Cervia
Forlì
Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta.
Forlì
Fondata dai Romani nel II secolo A.C. con il nome di Forum Livii all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verdi colline dell’Appennino tosco-romagnolo.
Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta. Città d'arte dunque, ma non solo. E' sede di un importante Polo universitario con facoltà di prestigio, di un Centro polifunzionale a valenza regionale, la Fabbrica delle Candele, dedicato alla creatività e alla formazione giovanile.
Si parte dal centro della vita cittadina, Piazza Aurelio Saffi, con il monumento dedicato a Saffi. Qui si rileva un’impronta moderna per via dell’intervento massiccio effettuato durante l’epoca fascista; il Palazzo del Municipio, invece, è di origine medioevale, mentre il Palazzo del Podestà risale al ‘400.
Sempre sulla piazza, il monumento che più contraddistingue la città è la Basilica di S. Mercuriale, antica abbazia con l’imponente campanile romanico che svetta e numerose opere d’arte all’interno; poco oltre incontriamo il Duomo, che ha subito ulteriori rifacimenti intorno al 1970. Corso Diaz, Corso Garibaldi, Corso della Repubblica e Corso Mazzini attraversano la città, ognuno con le sue peculiarità ma tutti legati elegantemente da un equilibrio formale, ricchi di negozi e bar.
Forli è anche e soprattutto terra di cultura con i numerosi musei presenti, tra i quali il Museo Civico Archeologico A. Santarelli, la Pinacoteca Civica, il Museo Etnografico Romagnolo Pergoli, Villa Saffi, il Museo del Risorgimento Aurelio Saffi, il Museo Romagnolo del Teatro.
Maggiori informazioni:
Forli
30 km da Cervia
Forli
30 km da Cervia
Fondata dai Romani nel II secolo A.C. con il nome di Forum Livii all'incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verdi colline dell’Appennino tosco-romagnolo.
Forlì conserva tracce significative sia dell'epoca romanica sia di quella rinascimentale, che ha visto Caterina Sforza signora incontrastata della città. Notevole è anche la presenza di un ricco patrimonio del periodo razionalista degli anni venti e trenta. Città d'arte dunque, ma non solo. E' sede di un importante Polo universitario con facoltà di prestigio, di un Centro polifunzionale a valenza regionale, la Fabbrica delle Candele, dedicato alla creatività e alla formazione giovanile.
Si parte dal centro della vita cittadina, Piazza Aurelio Saffi, con il monumento dedicato a Saffi. Qui si rileva un’impronta moderna per via dell’intervento massiccio effettuato durante l’epoca fascista; il Palazzo del Municipio, invece, è di origine medioevale, mentre il Palazzo del Podestà risale al ‘400.
Sempre sulla piazza, il monumento che più contraddistingue la città è la Basilica di S. Mercuriale, antica abbazia con l’imponente campanile romanico che svetta e numerose opere d’arte all’interno; poco oltre incontriamo il Duomo, che ha subito ulteriori rifacimenti intorno al 1970. Corso Diaz, Corso Garibaldi, Corso della Repubblica e Corso Mazzini attraversano la città, ognuno con le sue peculiarità ma tutti legati elegantemente da un equilibrio formale, ricchi di negozi e bar.
Forli è anche e soprattutto terra di cultura con i numerosi musei presenti, tra i quali il Museo Civico Archeologico A. Santarelli, la Pinacoteca Civica, il Museo Etnografico Romagnolo Pergoli, Villa Saffi, il Museo del Risorgimento Aurelio Saffi, il Museo Romagnolo del Teatro.
Maggiori informazioni:
Forli
30 km da Cervia
Forli
30 km da Cervia
Bologna
Antichissima città universitaria, ospita numerosi studenti che ne animano la vita culturale e sociale. Nota per le sue torri e i suoi lunghi portici, possiede un ben conservato centro storico, fra i più estesi d'Italia.
Bologna
Capoluogo di provincia e della regione Emilia Romagna, Bologna è situata tra le montagne dell'Appennino tosco-emiliano ed il cuore della Pianura Padana. Punto d’incontro tra nord e sud, tra est e ovest, da Bologna si raggiungono facilmente la Riviera Adriatica nonché Venezia, Firenze, Milano e Roma.
Città d’arte, cultura e commercio con un'efficiente struttura fieristica e una rinomata tradizione manifatturiera e motoristica, Bologna è nota per i quasi 40 km di portici, i più lunghi del mondo. Chiamata anche la “Dotta”, per via della sua antica Università, e la “Grassa” per la sua gastronomia, la città si fregia del titolo "Città creativa della Musica UNESCO" e vanta un centro storico medievale tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, brulicante di locali, osterie, teatri e botteghe. Patria di grandi artisti tra cui Giorgio Morandi, Guido Reni, i Carracci, Guercino, Aspertini, il suo fascino ha catturato anche personaggi illustri come Mozart, Carducci, Dante, Rossini e il Nobel per la Fisica, Guglielmo Marconi.
Con la sua arte e la sua storia Bologna sorprende il viaggiatore in tutte le stagioni, dalla festosa atmosfera dell’estate bolognese a quella magica delle illuminazioni natalizie. Un primo sguardo alla città non può che aversi dalla bella Piazza Maggiore dove palazzi medievali, testimoni della vivace vita pubblica e di un'intensa attività economica, si coniugano perfettamente con la modernità, conservando il loro fascino antico. Ne è l'esempio Palazzo D'Accursio, sede del Comune, all’interno del quale troviamo la moderna Biblioteca multimediale Salaborsa in stile liberty e gli scavi archeologici romani visibili da un moderno pavimento in vetro.
Tra i simboli di Bologna si annoverano la Fontana del Nettuno del Giambologna e le torri medievali. Fra tutte, s’innalzano maestose le Due Torri quella degli Asinelli (98 metri) e la sua “gemella” Garisenda (48 metri, citata nell'Inferno di Dante). L’Alma Mater Studiorum è la più antica Università d’occidente. La sua prima prestigiosa sede, l’Archiginnasio, si fregia di pareti dipinte con stemmi degli studenti e del Teatro Anatomico dove anticamente si svolgevano le lezioni di anatomia con tanto di dissezioni. Lungo le antiche vie e gli infiniti portici, una meraviglia del tutto inattesa sono poi i canali risalenti al XII secolo e visitabili anche nei percorsi sotterranei.
Un ricco patrimonio di opere artistiche è racchiuso nei suoi numerosi Musei e Gallerie, così come nei molteplici edifici religiosi tra i quali primeggiano il Complesso di Santo Stefano; quello di San Domenico che custodisce l’arca marmorea con le spoglie del Santo, opera di Nicolò dall'Arca con sculture di Michelangelo, e infine Santa Maria della Vita, che vanta un altro capolavoro di Nicolò dall'Arca, il gruppo plastico della Pietà.
Maggiori informazioni:
Bologna
100 km da Cervia
Bologna
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Capoluogo di provincia e della regione Emilia Romagna, Bologna è situata tra le montagne dell'Appennino tosco-emiliano ed il cuore della Pianura Padana. Punto d’incontro tra nord e sud, tra est e ovest, da Bologna si raggiungono facilmente la Riviera Adriatica nonché Venezia, Firenze, Milano e Roma.
Città d’arte, cultura e commercio con un'efficiente struttura fieristica e una rinomata tradizione manifatturiera e motoristica, Bologna è nota per i quasi 40 km di portici, i più lunghi del mondo. Chiamata anche la “Dotta”, per via della sua antica Università, e la “Grassa” per la sua gastronomia, la città si fregia del titolo "Città creativa della Musica UNESCO" e vanta un centro storico medievale tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, brulicante di locali, osterie, teatri e botteghe. Patria di grandi artisti tra cui Giorgio Morandi, Guido Reni, i Carracci, Guercino, Aspertini, il suo fascino ha catturato anche personaggi illustri come Mozart, Carducci, Dante, Rossini e il Nobel per la Fisica, Guglielmo Marconi.
Con la sua arte e la sua storia Bologna sorprende il viaggiatore in tutte le stagioni, dalla festosa atmosfera dell’estate bolognese a quella magica delle illuminazioni natalizie. Un primo sguardo alla città non può che aversi dalla bella Piazza Maggiore dove palazzi medievali, testimoni della vivace vita pubblica e di un'intensa attività economica, si coniugano perfettamente con la modernità, conservando il loro fascino antico. Ne è l'esempio Palazzo D'Accursio, sede del Comune, all’interno del quale troviamo la moderna Biblioteca multimediale Salaborsa in stile liberty e gli scavi archeologici romani visibili da un moderno pavimento in vetro.
Tra i simboli di Bologna si annoverano la Fontana del Nettuno del Giambologna e le torri medievali. Fra tutte, s’innalzano maestose le Due Torri quella degli Asinelli (98 metri) e la sua “gemella” Garisenda (48 metri, citata nell'Inferno di Dante). L’Alma Mater Studiorum è la più antica Università d’occidente. La sua prima prestigiosa sede, l’Archiginnasio, si fregia di pareti dipinte con stemmi degli studenti e del Teatro Anatomico dove anticamente si svolgevano le lezioni di anatomia con tanto di dissezioni. Lungo le antiche vie e gli infiniti portici, una meraviglia del tutto inattesa sono poi i canali risalenti al XII secolo e visitabili anche nei percorsi sotterranei.
Un ricco patrimonio di opere artistiche è racchiuso nei suoi numerosi Musei e Gallerie, così come nei molteplici edifici religiosi tra i quali primeggiano il Complesso di Santo Stefano; quello di San Domenico che custodisce l’arca marmorea con le spoglie del Santo, opera di Nicolò dall'Arca con sculture di Michelangelo, e infine Santa Maria della Vita, che vanta un altro capolavoro di Nicolò dall'Arca, il gruppo plastico della Pietà.
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Bologna
100 km da Cervia
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